Archivi giornalieri: 27 giugno 2011

GeoHot lavora in Facebook, alla corte di Zuckerberg

image

George Hotz, in arte GeoHot, lavora per Facebook.
L’hacker che ha bucato le difese di PS3, colui che è stato
portato in tribunale da Sony e ha dovuto patteggiare
promettendo di non hackerare più i prodotti della casa
nipponica, è ora alle dipendenze di Mark Zuckerberg. A
dare la notizia – che per ora non è stata smentita – il sito Tech
Unwrapped.
Sono cinque gli anni di differenza tra il giovane di Glen Rock e
il miliardario uscito da Harvard, ma nonostante questo
hanno tanto in comune: la voglia di spingersi sempre oltre,
capacità fuori dal comune, la sregolatezza e soprattutto
parlano la stessa lingua, quella del codice.
Stando alle informazioni rintracciate sul profilo Facebook di
Hotz, il ragazzo è entrato a far parte del social network a
maggio (si vocifera il nove), ma l’ha comunicato solo a
giugno. Che ruolo ricopra con precisione, e su cosa stia
lavorando, sono aspetti che al momento non si conoscono.
Non dobbiamo dimenticare che GeoHot è tra coloro che ha
partecipato attivamente allo sviluppo del jailbreak per iOS,
quindi la sua conoscenza del sistema operativo mobile di
Apple è avanzata. In casa Facebook potrebbe fare più che
comodo. Nelle settimane precedenti vi abbiamo parlato di
diversi progetti dell’azienda di Zuckerberg: dall’applicazione
per iPad a una molto avanzata per la gestione delle foto, fino
a “Project Spartan” (Giochi Facebook anche su Apple iOS:
ecco come).
Che sia iOS o qualcos’altro, il fatto che Facebook si sia
accaparrata Hotz è senz’altro una grande conquista per il
social network e se vogliamo anche per la società
tecnologica in generale. In questo modo si può “incanalare”
il genio del ragazzo in qualcosa di costruttivo e, soprattutto,
al 100% legale.
Auguriamo a George Hotz una lunga carriera, sperando che
possa mettere la sua conoscenza a favore di progetti in grado
di cambiarci la vita. Ci piacerebbe portervi raccontare una
storia simile anche per Alex Egorenkov, in arte graf_chokolo,
l’altro hacker di PS3 al centro di un procedimento legale, ma
questo dipende solo da lui (Voleva Linux sulla PS3, è a un
passo dalla galera).